Una casa per la Lettura, una casa per l’Arte. Una casa per la Cultura. Molti di voi che abitate le grandi
metropoli, che abitate grandi paese, avete la possibilità di far visitare ai vostri figli le belle galleria d’arte, le
librerie libere che le tante associazioni culturali promuovono. Per un ragazzo è importante abituarli all’Arte,
abituarli alla Cultura. Nel nostro paesino in Calabria ci sono tante cose belle, ma tante altre cose mancano.
Due insegnanti. Manuela insegna Inglese, Giuseppe insegna Storia dell’Arte. Hanno studiato a Firenze,
hanno fatto diverse esperienza al nord Italia e all’estero, hanno diversi master e poi dodici anni fa, hanno
deciso di fare ritorno nel loro paesino, Petilia Policastro, un piccolo borgo alle falde della Sila. Un paese un
po’ distante da ogni cosa. Hanno fondato una piccola scuola. Da lì sono passati tanti bambini, ora sono
ragazzi.
Nel triste periodo del Covid, eravamo tutti chiusi in casa. Giuseppe non riusciva a stare chiuso in casa. Per
cui di nascosto se ne andava a dipingere i muri della piccola scuola di Inglese della moglie. Vide su internet
un grande murales disegnato sulla parete dell’Istituto di Chimica di Bialystok, in Polonia. Una bambina
con addosso degli abiti tradizionali e con in mano un annaffiatoio, con cui innaffiava quello che, però, era
un vero albero. Lo voleva riprodurre. Lo fece. Quella bimba divenne Gretel che si era rifugiata tra le casette
disabitate del centro storico di Petilia. Anche li c’è una pianta che i due piantarono 11 anni fa. Ora è un
maestoso arbusto che colora di verde quella stradina. D’estate dalla cima di quella pianta sbocciano due
grandi fiori bianchi. Dicono che quando quella pianta produce i fiori, porta la felicità. E loro di felicità ne
hanno regalato tanto ai nostri ragazzi. Ai figli di Petilia. Un genitore un giorno, mentre aspettava l’uscita del
figlioletto dalla scuola di inglese disse a Giuseppe che in realtà quella bimba che annaffiava quella pianta in
realtà rappresentava quei due professori che “annaffiavano” di cultura i loro figli.
Conosciamo tutti bene la storia perché Giuseppe, esperto in comunicazione, racconta molte storie belle
della nostra amata Petilia.
Da allora Giuseppe e Manuela continuarono a lavorare in quel vicoletto che man mano si arricchì di altri
disegni. Il Crotonese lo definì un museo a cielo aperto. Da li in poi alcune casette abbandonate vennero
acquistate dalla coppia di professori. Alcune case gli vennero addirittura regalate dai proprietari. L’idea era
piaciuta a molti, quella di costruire un centro culturale vario, libero, grande e colorato. Un luogo in cui ogni
bambino, ma anche ogni adulto può prendere il suo bel libro e leggerlo, portarselo a casa, scambiarlo con
qualcuno. Un luogo in cui la lettura possa aiutare a crescere nuovi fiori e a dare nuovi stimoli. Un’iniziativa
importante. I lavori procedono, i due stanno investendo moltissimo in questo progetto. Non solo soli,
hanno un paese che li aiuta.
E’ importante per quei bambini, per Petilia avere tanti luoghi del genere per cui abbiamo pensato di fare
questa raccolta fondi da destinare a questa bella e importante idea.
Manuela ha letto tantissimi libri e alla domanda del perché vogliono ostinatamente costruire questo luogo
lei ci ha risposto riportando la frase di Umberto Eco “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la
propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia,
quando Leopardi ammirava l'infinito… perché la lettura è una immortalità all'indietro.”
Abbiamo pensato di aiutare la coppia di insegnanti con questa raccolta fondi per aiutarli ad acquistare il
materiale necessario per ripristinare questi antichi, ma belli e importanti spazi, per acquistare tanti libri
nuovi, per acquistare gli arredi.
Volevamo ringraziare Giuseppe e Manuela per tutto quello che hanno fatto fino ad ora e per quanto
faranno, e grazie a tutti per il Vostro aiuto. Petilia Policastro piano piano rinascerà partendo dai loro
brillanti ragazzi. Al momento vanno via subito dopo le scuole superiori per laurearsi al nord e non fare più
ritorno. Forse dando loro un’altra possibilità, dando loro una diversa lettura potrebbero restare nella nostra bella e amata Calabria, nella nostra bella e amata Petilia per creare tante cose belle.
Grazie.